Hanno fatto la loro comparsa sulla scena torinese nel 1911 e la povera malcapitata “modella” che li indossò fu oggetto di critiche e sbeffeggi a tal punto da essere costretta a nascondersi in un negozio fino al calare del sole La prima donna italiana che indossò i pantaloni femminili lo fece nel centro di Torino, come riferiscono le cronache locali, verso le 19 del 31 marzo 1911, suscitando un vero e proprio scompiglio sotto i portici di piazza Carlo Felice, nei pressi della stazione di Porta Nuova. Per sfuggire agli scherzi e agli schiamazzi dei passanti la signora dovette rifugiarsi in un negozio di profumeria fino alle 21, uscendo da una porta posteriore. Era un modello di “jupes-culottes” lanciato dal sarto parigino Paul Poiret. All’esposizione del 1911 riscosse grande successo il Padiglione della Moda che presentava, in enormi vetrine e su modelli di cera a grandezza naturale, il meglio della produzione degli atelier torinesi. Per la prima volta in quell’occasione si parlò di “Moda Italiana”. Le culottes dello scandalo |