Un selfie con l’aldilà? A Torino ci hanno provato 😉…
Era il lontano 1909, periodo in cui nella città sabauda avevano grande fama spiritisti e medium.
Si faceva al tempo un gran parlare delle cosiddette “fotografie spiritistiche“, come quella della nota medium Linda Gazzera, le cui foto con ectoplasmi e fantasmi venivano esposte nel negozio di macchine fotografiche di via Pietro Micca 9.
Le “fotografie spiritistiche” erano in voga a Parigi già da fine Ottocento: un’invenzione curiosa, utile a confortare vedove o persone in lutto che, per una modica cifra, potevano ricevere una foto con il marito defunto o la persona cara “apparsa” alle proprie spalle.
Il trucco pare consistesse in questo: l’ingenuo cliente descriveva nei dettagli il “caro estinto” e il fotografo medium preparava l’imbroglio, sovrapponendo la foto del richiedente con l’immagine di un viso adatto già impressionato nella lastra.
Et voilà, la magia era fatta!
A Parigi nel 1875 l’esperimento finì con un processo contro il fotografo dei Boulevard Jean Buguet, denunciato come “imbroglione che pasticciava con foto ritagliate, pupazzi e fotomontaggi“.
Ciò non impedì tuttavia di tentare la stessa “magia” anche a Torino. Una trentina di anni dopo, un certo Lazzaro Macrini, noto anche come Magrini, sistemo’ il suo baracchino da fotografo in piazza Carlo Felice, davanti alla stazione Porta Nuova, offrendo ai passanti foto dell’Aldila’ a 50 centesimi.
Lo sfortunato però incappo’ nei clienti sbagliati. Un gruppo di tre militari, sentendosi imbrogliato, gettò per aria la sua attrezzatura scoprendo pubblicamente i suoi trucchi. Macrini se la diede a gambe e riuscì ad evitare il processo.
Nella Torino Magica della Bella Epoque i fantasmi si trasferirono dunque nei salotti…